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La plenaria è sold out ma potrai accedere a tutte le attività del Convegno, eccetto ai laboratori. 

Si parla sempre più spesso di lavoro di comunità. Ma cosa significa davvero?

  • Dare voce alle comunità, creando spazi di ascolto autentico e confronto aperto e paritario, in cui idee, bisogni e aspirazioni possano emergere e trasformarsi in azioni concrete.
  • Valorizzare le risorse già presenti nei territori.
  • Sostenere iniziative e accompagnare processi di cambiamento che mettano al centro le persone.

Un lavoro essenziale per contrastare solitudini, disuguaglianze ed emarginazione!

Comunità è partecipazioneComunità è partecipazione

Si parla sempre più spesso di lavoro di comunità. Ma cosa significa davvero?

  • Dare voce alle comunità, creando spazi di ascolto autentico e confronto aperto e paritario, in cui idee, bisogni e aspirazioni possano emergere e trasformarsi in azioni concrete.
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Un lavoro essenziale per contrastare solitudini, disuguaglianze ed emarginazione!

Comunità è partecipazioneComunità è partecipazione

Il programma

VENERDÌ 24 OTTOBRE

10:00 - 12:30

SESSIONE PLENARIA

  1. Prima sessione plenaria

    Il Sociale nel Lavoro di Comunità
    Valentina Calcaterra(Università Cattolica di Milano)

    Il potenziale dei contesti. Necessità e utilità del lavoro con la comunità
    Carlo Andorlini (Università di Firenze)

    La spina nella carne delle comunità: trasformare l’inaudalgia in partnership territoriali autentiche
    Giovanni Scarafile (Università di Pisa)

    Studenti di social work al fianco delle comunità locali: imparare assieme come innovare il Welfare
    Francesca Corradini e Camilla Landi (Università Cattolica di Milano)

    Uscire insieme dalla spirale di odio e violenza: l’esperienza del Parents Circle israelopalestinese
    Claudia Mazzucato (Università Cattolica di Milano) dialoga con Laila AISheikh e Yonatan Zeigen, testimoni del conflitto

14:00 - 16:00

ESPERIENZA

  1. E1 - Progetti per il contrasto della grave marginalità

    Introduce e presiede la sessione Graziano Maino (Società cooperativa Pares)

    • La colazione di Giulia
      Marzio Mori(Caritas Diocesana di Firenze)
    • Conta su di noi. Un'esperienza di rete
      Francesca Megni(Servizio Sociale Territoriale Zona Ovest)
    • Essere generativi del fare: per se stessi e per l’intera comunità
      Chiara Ambrosini(Cooperativa di solidarietà sociale Villa Sant’Ignazio, Trento)
    • Anfratti. Quando la cura dei luoghi scarto diventa processo comunitario
      Federica Romeo(Educatrice professionale, Consorzio Servizi Sociali IN.RE.TE. - INterventi e RElazioni TErritoriali, Ivrea)
    • Abitare in cooperativa: vantaggi e opportunità
      Roberta Pavarini(Cooperativa Case Popolari Mancasale e Coviolo)

WORKSHOP

  1. WS1. Dialoghi Comunitari di Rete: facilitare relazioni, promuovere partecipazione, costruire futuro

    Il lavoro sociale di comunità si fonda sull’idea che i problemi collettivi possano essere affrontati in modo più efficace quando le persone direttamente coinvolte diventano protagoniste del cambiamento desiderato. I community social worker hanno il compito di creare le condizioni per questo protagonismo, facilitando l’incontro tra cittadini, professionisti e realtà territoriali, e accompagnando percorsi di progettazione condivisa. Il laboratorio propone la metodica dei Dialoghi Comunitari di Rete, un approccio innovativo per coinvolgere la comunità nel pensare e nel mettere in atto strategie e azioni per prendersi cura di sé stessa. Si tratta di una pratica relazionale e partecipativa che consente di realizzare incontri dialogici creativi orientati alla progettazione di interventi a valenza collettiva. Come si articola una sessione dialogica? Qual è il ruolo dei facilitatori? Quali regole favoriscono un confronto generativo? Attraverso esempi concreti, esercitazioni in piccoli gruppi e momenti di confronto, i partecipanti potranno sperimentare in prima persona una modalità concreta per guidare relazionalmente processi di co-costruzione di progetti di comunità. Un’occasione per chi lavora con e per le comunità di arricchire la propria cassetta degli attrezzi con una metodica che mette al centro le relazioni, il dialogo e il “fare assieme”.

    DOCENTE: Camilla Landi (Università Cattolica di Milano)

  2. WS2. Come avviare processi partecipati nelle comunità locali

    Costruire partecipazione autentica richiede metodo, creatività e ascolto attivo. Per avviare processi realmente inclusivi è fondamentale valorizzare le energie diffuse nei territori, promuovendo lo scambio e la co-progettazione tra attori diversi.

    Il workshop ha l’obiettivo di costruire collettivamente un indice ragionato di idee, attività e strumenti per favorire l’avvio, nelle comunità locali, di percorsi di partecipazione aperti, coinvolgenti, efficaci. L'incontro si basa su un’attività di write-storming strutturato, guidata dal format OPERA e articolata in cinque fasi: riflessione personale, confronto in piccoli gruppi, condivisione in plenaria, voto vincolato e costruzione di un quadro di sintesi. avranno l’opportunità di confrontarsi, tessere relazioni, apprendere reciprocamente, co-elaborare e sperimentare un format replicabile in molteplici contesti collaborativi. Il laboratorio si rivolge a professionisti, funzionari e operatori, attivisti e volontari impegnati nell’ideazione e nella facilitazione di procedimenti di amministrazione condivisa, patti di collaborazione, istituti di co-programmazione e di co-progettazione, percorsi di sviluppo di beni comuni materiali e immateriali, progetti di gestione di spazi di comunità, esperienze di co-elaborazione di documenti di indirizzo e linee guida.

    DOCENTE: Marco Cau (Agente di sviluppo locale, Pares) e Petronela Antip (Esperta di comunicazione e di progettazione sociale e culturale, Pares)

LABORATORIO

  1. L1. Operatori e cittadini insieme per la progettazione e realizzazione di interventi e servizi nelle comunità

    Il laboratorio si propone come un'opportunità di confronto e riflessione tra i membri delle comunità locali e gli operatori dei servizi di welfare, con l’obiettivo di esplorare le modalità di cooperazione nella progettazione e realizzazione di interventi di comunità.

    Alcuni operatori dei servizi pubblici di welfare, che hanno lavorato per la realizzazione di progetti di sviluppo di comunità insieme a cittadini membri di comunità e studentesse del corso di laurea in servizio sociale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dialogheranno apertamente intorno ai punti di forza delle loro collaborazione e alle sfide che hanno dovuto affrontare e cercheranno di rispondere alla domanda cruciale su come sia possibile lavorare insieme come un “gruppo guida” nei progetti di community work nel rispetto delle specifiche competenze e valorizzando il contributo di ciascuno. Allargando poi il dialogo al pubblico partecipante sarà occasione di riflessione congiunta, condivisone di esperienze e individuazione di strategie efficaci per promuovere e realizzare progetti condivisi e partecipati nei territori.

    DOCENTE: Francesca Cirillo (Università Cattolica di Milano)

16:30 - 18:30

ESPERIENZA

  1. E2 - Il Lavoro di comunità per il benessere di bambini/e e ragazzi/e

    Introduce e presiede la sessione Michelangelo Marchesi (Responsabile Area Progettazione e Sviluppo Sociale, coop. soc. Progetto 92, Trento)

    • Attivare la comunità educante: idee e pratiche partecipative per promuovere il benessere di ragazze e ragazzi
      Irene Sorrentino(Società Cooperativa Pares)
    • Educativa di strada: gli spazi della città contesi tra giovani e adulti
      Alessandro Limonta(Consorzio Solco Città Aperta)
    • Nutrire legami e costruire futuro: una buona pratica di prevenzione del maltrattamento
      Marianna Giordano(Assistente sociale, L'Orsa Maggiore, CISMAI)
    • Problem setting: la chiave generativa del lavoro di comunità
      Alice Secchi(Cooperativa Sociale La casa davanti al sole)
    • Villa Teodosia: La Comunità al Centro della Rigenerazione Urbana
      Rosa Stornaiuolo (MIM IC 46 Scialoja Cortese Rodinò)

WORKSHOP

  1. WS3. Comprendere la povertà, attivare comunità: pratiche a partire dal Poverty-Aware Social Work Paradigm (PA-P)

    DOCENTE: Andrea Gollini (Direttore Caritas Reggiana, Università Cattolica di Milano)

    In un contesto sociale segnato da crescenti disuguaglianze, il lavoro sociale è chiamato a confrontarsi con sfide sempre più complesse, che richiedono approcci capaci di leggere la povertà come fenomeno strutturale e non come esito di responsabilità individuali. In questo scenario, diventa fondamentale ripensare le pratiche professionali in un’ottica critica e trasformativa. Il workshop propone un'introduzione al Poverty-Aware Social Work Paradigm (PA-P), un modello critico di lavoro sociale ideato da Michal Krumer-Nevo. A partire dai quattro pilastri del paradigma – trasformazione, riconoscimento, diritti, solidarietà – esploreremo come il PA-P offra una chiave di lettura profonda della povertà, capace di superare visioni individualizzanti e colpevolizzanti. A partire da esperienze e pratiche di animazione di comunità, ci interrogheremo su come questo sguardo possa ispirare interventi radicati nei territori, valorizzando relazioni, risorse informali e micro-azioni trasformative. Il laboratorio alternerà stimoli teorici e attività partecipate, ed è rivolto a operatori sociali, educatori e attivatori comunitari interessati a coniugare giustizia sociale e advocacy con le pratiche di lavoro sociale quotidiane.

  2. WS4. Teatro forum. “Il limite ignoto”.

    Il teatro forum è una forma di teatro partecipativo in cui il pubblico assume un ruolo attivo all’interno della rappresentazione. Dopo aver assistito a scene che mettono in luce situazioni di ingiustizia o oppressione, gli spettatori sono invitati a intervenire, salendo direttamente sul palco per proporre soluzioni alternative, sperimentando azioni concrete per trasformare la realtà rappresentata. Questa metodologia offre uno spazio collettivo di riflessione e azione, ideale per affrontare alcune tra le sfide più rilevanti nel lavoro con le comunità: contrastare il dominio e la prevaricazione nei processi decisionali di gruppo, creare contesti sociali liberi da molestie e violenze, rispondere in modo condiviso ad episodi di aggressione e molestia, riconoscere e prevenire dinamiche relazionali che possono portare a comportamenti a rischio, abbandono scolastico ecc. "Il Limite Ignoto" è uno spettacolo di teatro forum che esplora il tema del consenso e dei confini nelle relazioni, mettendo in luce le dinamiche con cui questi confini rischiano di essere travalicati. Le scene rappresentano situazioni in cui questi confini vengono messi alla prova e talvolta superati. In un’atmosfera protetta e divertente, i partecipanti sperimenteranno azioni concrete, si alleneranno a trasformare situazioni oppressive e a costruire insieme un senso di comunità e responsabilità collettiva.

    DOCENTI: Claudia Signoretti e Olivier Malcor (PartecipArte)

SABATO 25 OTTOBRE

9:00 - 11:00

ESPERIENZA

  1. E3. Progetti per lo sviluppo di comunità e la rigenerazione urbana

    Introduce e presiede la sessione Ennio Ripamonti (Metodi)

    • Pop-House: L’Abitare come Atto Collettivo. Verso una Cultura della Condivisione
      Andrea Seu(Cooperativa sociale Piazza Grande)
    • INTRECCI: incontri di riflessione, relazioni tra individui e comunità
      Maria Simona Marconi(Coordinatrice Ambito territoriale sociale 21, San Benedetto del Tronto)
    • Sestiere di Prè, Comunità in Divenire: dagli Hub di quartiere a un sogno condiviso
      Claudio Pesci(Pedagogista, Il Melograno Cooperativa Sociale)
    • Dalle piazze alle comunità partecipanti
      Marco Montoli(Spazio Comune, Arcipelago Il Ce.Sto)
    • Intrecci di comunità: tessiture per accorciare le distanze
      Anna Colombini(Cooperativa Sociale Pangea)
    • Costruire relazioni, rigenerare luoghi: l'esperienza di Binario24 ad Olgiate Comasco
      Lucia Villani(LUMILHUB Impresa sociale Società Cooperativa)

WORKSHOP

  1. WS5. Sostenere progetti, non basta dire bandi

    Negli ultimi anni il rapporto tra pubblica amministrazione e terzo settore è stato attraversato da profondi cambiamenti, segnati da un crescente interesse verso logiche di collaborazione, innovazione e coprogettazione. Tuttavia, nella pratica quotidiana, permangono ambiguità e automatismi: è davvero sufficiente pubblicare un bando per “sostenere” un progetto?  Cosa significa oggi sostenere progetti per un operatore o un dirigente pubblico? Basta fare un bando per avere chiari limiti e prospettive?

    Il workshop, attraverso esempi concreti, intende aprire una riflessione in cui si analizzerà in che misura un bando di gara o di co-progettazione favoriscano l’innovazione, la sperimentazione e, soprattutto, il dialogo comunitario. Un’occasione per osservare da vicino alcuni passi verso l’amministrazione condivisa, visti dalla prospettiva dell’ente procedente.

    DOCENTE: Giovanni Maria Gillini (Università Cattolica di Brescia)

  2. WS6. Accompagnare alla realizzazione dei progetti: le funzioni di facilitatore nei progetti di comunità

    La fase di attuazione dei progetti di comunità non è affatto scontata o secondaria, benché generalmente segua a un percorso di conoscenza della comunità e dei suoi membri, caratterizzato da negoziazioni e mediazioni volte a costruire un progetto che risponda ai reali bisogni dei territori. La realizzazione delle azioni progettuali richiede accorgimenti e cure capaci di valorizzare e mantenere viva la disponibilità dei membri della comunità che auspicabilmente hanno contribuito alla definizione del progetto. È inoltre importante prestare attenzione ad altri aspetti, come per esempio il coinvolgimento di ulteriori realtà, per garantire il successo dell’intervento e il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il workshop si propone di stimolare una riflessione sulle funzioni di facilitazione nell’accompagnare le comunità nella fase di realizzazione dei progetti, senza perdere di vista le risorse e la ricchezza attivate nei passaggi precedenti. Si metteranno in luce gli snodi metodologici essenziali, le criticità possibili e gli accorgimenti utili per affrontarle. Accanto agli approfondimenti metodologici, saranno presentati esempi concreti tratti dall’esperienza sul campo e i partecipanti saranno coinvolti in attività di sottogruppo, per condividere e scambiare idee e riflessioni.

    DOCENTI: Paola Limongelli e Martina Sala (Università Cattolica di Milano)

LABORATORIO

  1. L2. Operatori e cittadini insieme per la progettazione e realizzazione di interventi e servizi nelle comunità

    Il laboratorio si propone come un'opportunità di confronto e riflessione tra i membri delle comunità locali e gli operatori dei servizi di welfare, con l’obiettivo di esplorare le modalità di cooperazione nella progettazione e realizzazione di interventi di comunità.

    Alcuni operatori dei servizi pubblici di welfare, che hanno lavorato per la realizzazione di progetti di sviluppo di comunità insieme a cittadini membri di comunità e studentesse del corso di laurea in servizio sociale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dialogheranno apertamente intorno ai punti di forza delle loro collaborazione e alle sfide che hanno dovuto affrontare e cercheranno di rispondere alla domanda cruciale su come sia possibile lavorare insieme come un “gruppo guida” nei progetti di community work nel rispetto delle specifiche competenze e valorizzando il contributo di ciascuno. Allargando poi il dialogo al pubblico partecipante sarà occasione di riflessione congiunta, condivisone di esperienze e individuazione di strategie efficaci per promuovere e realizzare progetti condivisi e partecipati nei territori.

    DOCENTE: Francesca Cirillo (Università Cattolica di Milano)

11:30 - 13:30

ESPERIENZA

  1. E4. Progetti di comunità nell'ambito della non autosufficienza

    Introduce e presiede la sessione Annalisa Pasini(Università di Trento)

    • Evoluzione dei centri diurni a favore delle persone con disabilità
      Roberto Guzzi(Operatore sociale, Immaginabili Risorse)
    • Progetto Swing: Sharing Welfare is the New Goal. Relazioni che generano comunità per le persone over 65
      Nicoletta Massardi(Cooperativa Sociale La Rondine)
    • “Progetto BUSSOLE", una rete a sostegno della comunità e dei suoi abitanti
      Leonardo Peracchi(Consorzio Servizi Sociali IN.RE.TE. - INterventi e RElazioni TErritoriali, Ivrea)
    • Centralità della persona e partecipazione dei cittadini: l’esperienza dell’advocacy con le persone con disabilità
      Federica Palomba(Fondazione ANFFAS onlus Cagliari)
    • Generare contesti, per essere parte
      Elena Mauri (Educatrice professionale e pedagogista, Cooperativa Sociale per il Territorio "La vecchia quercia")

WORKSHOP

  1. WS7. Camminare con i sensi: la passeggiata sensoriale come strumento di ascolto del territorio

    I metodi di cammino nel lavoro di comunità offrono un’occasione concreta per attivare forme di ascolto profondo del territorio, favorendo un’esplorazione che non è solo fisica, ma anche simbolica, relazionale ed emotiva. Camminare insieme permette di intrecciare sguardi e vissuti, stimolando una lettura condivisa dei luoghi che abitiamo e promuovendo connessioni tra persone, storie e spazi. La passeggiata sensoriale è un’esperienza immersiva che ci invita a rallentare, ad ascoltare con attenzione e a riscoprire il territorio attraverso i cinque sensi. Non si tratta semplicemente di camminare, ma di lasciarsi guidare dai suoni, dai colori, dagli odori, dalle superfici e dalle atmosfere che un luogo può evocare. Durante il workshop, i partecipanti esploreranno uno spazio urbano con uno sguardo rinnovato, sperimentando un’attività che fonde percezione sensoriale, emozione e riflessione collettiva. Al termine del percorso, i partecipanti condivideranno quanto emerso attraverso un momento di narrazione e restituzione, per far emergere memorie, connessioni e nuove chiavi di lettura del paesaggio.

    DOCENTI: Davide Boniforti (Metodi, S.I.P.CO.)

  2. WS8. Teatro forum. “Il limite ignoto”

    Il teatro forum è una forma di teatro partecipativo in cui il pubblico assume un ruolo attivo all’interno della rappresentazione. Dopo aver assistito a scene che mettono in luce situazioni di ingiustizia o oppressione, gli spettatori sono invitati a intervenire, salendo direttamente sul palco per proporre soluzioni alternative, sperimentando azioni concrete per trasformare la realtà rappresentata. Questa metodologia offre uno spazio collettivo di riflessione e azione, ideale per affrontare alcune tra le sfide più rilevanti nel lavoro con le comunità: contrastare il dominio e la prevaricazione nei processi decisionali di gruppo, creare contesti sociali liberi da molestie e violenze, rispondere in modo condiviso ad episodi di aggressione e molestia, riconoscere e prevenire dinamiche relazionali che possono portare a comportamenti a rischio, abbandono scolastico ecc.

    "Il Limite Ignoto" è uno spettacolo di teatro forum che esplora il tema del consenso e dei confini nelle relazioni, mettendo in luce le dinamiche con cui questi confini rischiano di essere travalicati.

    Le scene rappresentano situazioni in cui questi confini vengono messi alla prova e talvolta superati.

    In un’atmosfera protetta e divertente, i partecipanti sperimenteranno azioni concrete, si alleneranno a trasformare situazioni oppressive e a costruire insieme un senso di comunità e responsabilità collettiva.

    DOCENTI: Claudia Signoretti e Olivier Malcor (PartecipArte)

14:30 - 16:30

SESSIONE PLENARIA

  1. Seconda sessione plenaria

    Modera la sessione: Elena Marta (Università Cattolica di Milano)

    Saluti istituzionali
    Barbara Rosina (Presidente CNOAS)

    Restorative Justice in Ecosocial Community Work
    La giustizia riparativa nel lavoro comunitario ecosociale

    Komalsingh Rambaree (Professore presso il Dipartimento di Lavoro sociale e criminologia dell’Università di Gävle, Svezia)

    Ma i giovani hanno voglia di partecipare?
    Stefano Laffi (Sociologo, Codici |Ricerca e Intervento, Milano)

    Geografie di una città a-venire
    Nausicaa Pezzoni (Centro Studi Assenza, Politecnico di Milano)

    Conclusioni
    Fabio Folgheraiter (Università Cattolica di Milano e co-fondatore Centro Studi Erickson) e Daniela Malvestiti (Responsabile Area Sociale Centro Studi Erickson)

Esperienze di lavoro di comunità: buone prassi e poster che raccontano progetti e iniziativeEsperienze di lavoro di comunità: buone prassi e poster che raccontano progetti e iniziative

Esperienze di lavoro di comunità: buone prassi e poster che raccontano progetti e iniziative

Le esperienze di lavoro di comunità rappresentano un patrimonio prezioso di pratiche, strumenti e relazioni capaci di generare cambiamento nei territori.

In questa sezione raccogliamo e condividiamo progetti, iniziative e buone prassi che mettono al centro la partecipazione, la rete e la collaborazione tra servizi, scuole, enti e cittadinanza.

Attraverso i poster e i contributi presentati durante il Convegno internazionale “Lavorare con le comunità”, potrai esplorare esperienze reali di inclusione sociale, educazione, salute, benessere e innovazione comunitaria.

Un Convegno, tre grandi opportunità:

Darà grande spazio alle esperienzeDarà grande spazio alle esperienze

Darà grande spazio alle esperienze

Partecipando al bando, avrai la possibilità di presentare la tua esperienza come relatrice/relatore.

Favorirà il confronto tra professioniste e professionistiFavorirà il confronto tra professioniste e professionisti

Favorirà il confronto tra professioniste e professionisti

Per contribuire alla diffusione di buone pratiche che siano spendibili nei diversi territori.

Permetterà di approfondire le metodologie più efficaciPermetterà di approfondire le metodologie più efficaci

Permetterà di approfondire le metodologie più efficaci

Per legare le pratiche più interessanti alle teorie più innovative, grazie anche a contributi internazionali.

UN BANDO PER PORTARE IL TUO CONTRIBUTO

NOVITÀ!!

La quinta edizione sarà… co-progettata!

Porta un contributo al Convegno e diventa relatrice/relatore!*

Il Convegno “LAVORARE CON LE COMUNITÀ” è da anni conosciuto e apprezzato per la capacità di dare voce a tante buone pratiche di lavoro sociale.
Questa nuova edizione vuole ancora più valorizzarle, dedicando gran parte del Convegno proprio alle esperienze e alle pratiche più efficaci.

COME PARTECIPARE ATTIVAMENTE?

  • Aderisci al BANDO e invia il tuo ABSTRACT entro il 30 giugno 2025.
  • Una Commissione valuterà i contributi e selezionerà:
    • le proposte che saranno inserite nel programma del Convegno, nelle sezioni dedicate alle esperienze.
    • i contributi che saranno presentati come poster durante le due giornate.

LA STRUTTURA DEL CONVEGNO

Due giornate di confronto e ispirazione

Il Convegno si svolgerà esclusivamente in presenza a Trento il 24 e 25 ottobre 2025 proprio per “fare comunità” e favorire lo svolgimento di attività laboratoriali ed esperienziali!

Un appuntamento ricco di voci, strumenti, strategie ed esperienze, rivolto a professionisti e professioniste che lavorano nel campo del lavoro sociale ed educativo.

Tutto questo sarà possibile grazie a:

SESSIONI PLENARIESESSIONI PLENARIE

SESSIONI PLENARIE

Per fare il punto sul senso del lavoro di comunità e le esperienze di comunità insieme a grandi voci dal panorama nazionale e internazionale.

WORKSHOPWORKSHOP

WORKSHOP

Per conoscere le strategie, gli strumenti e le azioni più efficaci.

SIMPOSI E BUONE PRATICHESIMPOSI E BUONE PRATICHE

SIMPOSI E BUONE PRATICHE

Per lasciarsi ispirare da progetti, esperienze e iniziative provenienti da tutta Italia e riguardanti i temi centrali del Convegno.

Relatori e relatrici

Giovanni ScarafileGiovanni Scarafile

Giovanni Scarafile

Professore associato di Filosofia Morale presso l'Università di Pisa e Liu Boming Professor nell'Università di Nanchino NJU. Dirige la collana editoriale Controversies. Ethics and Interdisciplinarity per John Benjamins Publishing Company di Amsterdam e la collana Etiche applicate e antropologie filosofiche per l'editrice Milella. Vicepresidente dell'IASC.

Davide BonifortiDavide Boniforti

Davide Boniforti

Amministratore delegato di Metodi e tesoriere di S.I.P.CO. Psicologo e mediatore di comunità svolge attività di consulenza, facilitazione e progettazione nell’ambito del lavoro sociale e dello sviluppo di comunità. Socio dell’Istituto Italiano di Valutazione, è docente nel corso di “Psicologia degli Interventi nella comunità” presso l’Università Cattolica di Brescia, e di “Strumenti e tecniche per la partecipazione e lo sviluppo di comunità” e “Focus Group” presso l’Università di Padova. 

Barbara RosinaBarbara Rosina

Barbara Rosina

Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali, Assistente Sociale specialista - Dirigente nel Sistema sanitario nazionale, già professore a contratto dell’Università di Torino, di Milano Bicocca e del Piemonte orientale, Dottore di Ricerca in Sociologia-curriculum di Servizio Sociale. Ha all’attivo pubblicazioni su temi di servizio sociale, principalmente su salute mentale, violenza contro gli Assistenti Sociali, pratiche oppressive e sulle strategie di fronteggiamento, livelli essenziali delle prestazioni sociali.

Claudia SignorettiClaudia Signoretti

Claudia Signoretti

Facilitatrice e attrice di Teatro dell’Oppresso (TDO), da 15 anni usa e sperimenta il metodo in progetti per i diritti delle donne, in Italia e nel mondo. Collabora con Parteciparte dal 2009, lavorando in scuole, università, ONG, istituzioni e agenzie ONU, per promuovere relazioni e contesti di lavoro liberi dalla violenza, attraverso il lavoro creativo e collettivo.

Olivier Malcor Olivier Malcor

Olivier Malcor

Filosofo franco-olandese che lavora con il Teatro Dell’Oppressa/o da più di 20 anni. Sviluppa giochi e scene che permettono di lavorare sulle asimmetrie di potere in modo creativo e collettivo. Ha studiato il metodo in America Latina e Stati Uniti e scritto una tesi su “Il teatro invisibile delle relazioni umane” alla Sorbonne (2002). Ha lavorato in molti quartieri di Marsiglia con il TDO sulla violenza maschile (2003-2005). In Africa dell'esti ha collaborato con varie realtà artistiche e politiche e nel 2008 ha fondato Parteciparte, a Roma, continuando a lavorare in Africa, Asia, America Latina e nel mondo Arabo.

Petronela AntipPetronela Antip

Petronela Antip

Esperta di comunicazione, cura la strategia comunicativa di progetti di welfare e di sviluppo locale e si occupa di progettazione in ambito sociale e culturale. È collaboratrice di Pares.

Marco CauMarco Cau

Marco Cau

Agente di sviluppo locale. Si occupa di progettazione partecipata e di project management. Accompagna comunità di pratica e gruppi di lavoro. È socio di Pares.

Carlo AndorliniCarlo Andorlini

Carlo Andorlini

Docente “Disegno e gestione degli interventi sociali” all’Università di Firenze, sviluppa processi di innovazione socio-culturali nei territori attraverso l’utilizzo di approcci, strumenti e metodi riconducibili all’ambito del lavoro di comunità.

Nausicaa PezzoniNausicaa Pezzoni

Nausicaa Pezzoni

Urbanista della Città metropolitana di Milano, docente di urbanistica al Politecnico e all’Università degli Studi di Milano. Con la ricerca “I migranti mappano l’Europa” indaga la città attraverso la rappresentazione dello spazio urbano da parte dei nuovi abitanti.
Ha pubblicato studi su welfare, periferie, geografie emergenti dell’abitare contemporaneo.

Stefano LaffiStefano Laffi

Stefano Laffi

Socio fondatore di Codici, svolge attività di ricerca, consulenza e formazione nel campo del welfare. Di recente ha curato l’analisi della condizione di bambini, adolescenti e giovani, attraverso progetti di partecipazione, presa di parola e protagonismo giovanile.

Ennio RipamontiEnnio Ripamonti

Ennio Ripamonti

Psicosociologo e formatore, si occupa di programmi di prevenzione del disagio, promozione della salute e cittadinanza attiva nell’ambito dei sistemi di welfare locale e delle politiche giovanili. È presidente di Metodi.

Elena MartaElena Marta

Elena Marta

Professoressa di Psicologia sociale e di comunità all’Università Cattolica di Milano, è membro del Comitato scientifico dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo.

Claudia SignorettiClaudia Signoretti

Claudia Signoretti

Facilitatrice di teatro degli oppressi, con una formazione in Scienze Politiche, lavora in Italia e all’estero per contrastare stereotipi e violenza di genere attraverso il teatro, collaborando con istituzioni, scuole e organismi internazionali e mettendo in scena testi e ricerche complessi per renderli accessibili e vivi in società.

Graziano MainoGraziano Maino

Graziano Maino

Socio di Pares società cooperativa, per la quale è Consulente e formatore sui temi della responsabilità, degli apprendimenti organizzativi e delle collaborazioni cross-sector. Collabora con il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Trento.

Camilla LandiCamilla Landi

Camilla Landi

Ricercatrice presso il Dipartimento di Sociologia dell’Università Cattolica, componente del Centro di Ricerca "Relational Social Work" e docente di Procedure e tecniche di Tutela minorile e di Politiche socio-assistenziali nei corsi di laurea dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Brescia. Assistente sociale con esperienza nel lavoro sociale di comunità, in progetti di mediazione sociale, e nell'ambito della tutela minorile.

Andrea GolliniAndrea Gollini

Andrea Gollini

Dottore di ricerca in Social Work e personal social services presso l’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e direttore della Caritas Diocesana di Reggio Emilia e Guastalla. Per la Delegazione Regionale Caritas Emilia Romagna ha avviato l'osservatorio delle politiche sociali. Si è occupato di promozione della salute mentale comunitaria in Madagascar ed è professore a contratto in Antropologia delle religioni nel corso di laurea in Lavoro sociale e coordinamento di servizi per immigrazione, povertà e non autosufficienza presso l’università Cattolica di Brescia.

I TEMI DEL CONVEGNO:

Povertà e grave emarginazione
Accoglienza e intercultura
Rigenerazione urbana e diritto all’abitare
Povertà educativa e partecipazione giovanile
Dipendenze e salute mentale
Disabilità e non autosufficienza
Co-progettazione e co-programmazione di servizi sociali e sociosanitari

SOLD OUT

Il Convegno ha raggiunto il numero massimo di partecipanti.

Iscriviti al Convegno

230€

anziché 230€

solo per un numero limitato di posti ed entro il 30 luglio

*Per partecipare al Bando ed essere protagonista all’interno del programma, è necessario ISCRIVERSI AL CONVEGNO.

Per approfondire