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Che lavoro è, nell'immaginario collettivo, aver cura delle persone con gravi disabilità? E chi sono le persone che abitano questo mondo? Chi sei tu per me? affronta il delicato tema dell'incontro e della relazione che intercorre tra persone con disabilità e chi si occupa di loro nel quotidiano....
Che lavoro è, nell'immaginario collettivo, aver cura delle persone con gravi disabilità? E chi sono le persone che abitano questo mondo? Chi sei tu per me? affronta il delicato tema dell'incontro e della relazione che intercorre tra persone con disabilità e chi si occupa di loro nel quotidiano. Parla di ieri, di vicende troppo ignorate, di famiglie e di come porsi di fronte ad esse; parla di scuola, di bambini che diventano grandi e poi vecchi; parla di operatori, in senso esteso, e di persone con disabilità, d'identità e del diritto ad averla. L'approccio al tema proposto dall'autore chiede al lettore di fermarsi ogni tanto e di pensare, lo invita a porsi domande su cosa significhi essere in relazione di aiuto facendo attenzione allo sguardo di chi guarda. È un piccolo libro, lieve nella forma ma che presenta al suo interno delle durezze non mediabili. I preziosi contributi che lo corredano, infine, portano a riflettere sul fatto che ciò di cui si parla riguarda tutti noi, le relazioni con ogni diversità, l'esserci, e chiede di non tramutare tutto e tutti in qualcosa che qualcuno vende e qualcun altro compra. Dedicato a chi è operatore in relazione di aiuto e a tutti gli altri che per scelta o per sorte di questo mondo nulla sanno, il volume, attraversato da un'analisi ironica, offre spunti di riflessione su un mondo che marginale non è.
Che lavoro è, nell'immaginario collettivo, aver cura delle persone con gravi disabilità? E chi sono le persone che abitano questo mondo? Chi sei tu per me? affronta il delicato tema dell'incontro e della relazione che intercorre tra persone con disabilità e chi si occupa di loro nel quotidiano....
Che lavoro è, nell'immaginario collettivo, aver cura delle persone con gravi disabilità? E chi sono le persone che abitano questo mondo? Chi sei tu per me? affronta il delicato tema dell'incontro e della relazione che intercorre tra persone con disabilità e chi si occupa di loro nel quotidiano. Parla di ieri, di vicende troppo ignorate, di famiglie e di come porsi di fronte ad esse; parla di scuola, di bambini che diventano grandi e poi vecchi; parla di operatori, in senso esteso, e di persone con disabilità, d'identità e del diritto ad averla. L'approccio al tema proposto dall'autore chiede al lettore di fermarsi ogni tanto e di pensare, lo invita a porsi domande su cosa significhi essere in relazione di aiuto facendo attenzione allo sguardo di chi guarda. È un piccolo libro, lieve nella forma ma che presenta al suo interno delle durezze non mediabili. I preziosi contributi che lo corredano, infine, portano a riflettere sul fatto che ciò di cui si parla riguarda tutti noi, le relazioni con ogni diversità, l'esserci, e chiede di non tramutare tutto e tutti in qualcosa che qualcuno vende e qualcun altro compra. Dedicato a chi è operatore in relazione di aiuto e a tutti gli altri che per scelta o per sorte di questo mondo nulla sanno, il volume, attraversato da un'analisi ironica, offre spunti di riflessione su un mondo che marginale non è.
Che lavoro è, nell'immaginario collettivo, aver cura delle persone con gravi disabilità? E chi sono le persone che abitano questo mondo? Chi sei tu per me? affronta il delicato tema dell'incontro e della relazione che intercorre tra persone con disabilità e chi si occupa di loro nel quotidiano....
Che lavoro è, nell'immaginario collettivo, aver cura delle persone con gravi disabilità? E chi sono le persone che abitano questo mondo? Chi sei tu per me? affronta il delicato tema dell'incontro e della relazione che intercorre tra persone con disabilità e chi si occupa di loro nel quotidiano. Parla di ieri, di vicende troppo ignorate, di famiglie e di come porsi di fronte ad esse; parla di scuola, di bambini che diventano grandi e poi vecchi; parla di operatori, in senso esteso, e di persone con disabilità, d'identità e del diritto ad averla. L'approccio al tema proposto dall'autore chiede al lettore di fermarsi ogni tanto e di pensare, lo invita a porsi domande su cosa significhi essere in relazione di aiuto facendo attenzione allo sguardo di chi guarda. È un piccolo libro, lieve nella forma ma che presenta al suo interno delle durezze non mediabili. I preziosi contributi che lo corredano, infine, portano a riflettere sul fatto che ciò di cui si parla riguarda tutti noi, le relazioni con ogni diversità, l'esserci, e chiede di non tramutare tutto e tutti in qualcosa che qualcuno vende e qualcun altro compra. Dedicato a chi è operatore in relazione di aiuto e a tutti gli altri che per scelta o per sorte di questo mondo nulla sanno, il volume, attraversato da un'analisi ironica, offre spunti di riflessione su un mondo che marginale non è.
Che lavoro è, nell'immaginario collettivo, aver cura delle persone con gravi disabilità? E chi sono le persone che abitano questo mondo? Chi sei tu per me? affronta il delicato tema dell'incontro e della relazione che intercorre tra persone con disabilità e chi si occupa di loro nel quotidiano....
Che lavoro è, nell'immaginario collettivo, aver cura delle persone con gravi disabilità? E chi sono le persone che abitano questo mondo? Chi sei tu per me? affronta il delicato tema dell'incontro e della relazione che intercorre tra persone con disabilità e chi si occupa di loro nel quotidiano. Parla di ieri, di vicende troppo ignorate, di famiglie e di come porsi di fronte ad esse; parla di scuola, di bambini che diventano grandi e poi vecchi; parla di operatori, in senso esteso, e di persone con disabilità, d'identità e del diritto ad averla. L'approccio al tema proposto dall'autore chiede al lettore di fermarsi ogni tanto e di pensare, lo invita a porsi domande su cosa significhi essere in relazione di aiuto facendo attenzione allo sguardo di chi guarda. È un piccolo libro, lieve nella forma ma che presenta al suo interno delle durezze non mediabili. I preziosi contributi che lo corredano, infine, portano a riflettere sul fatto che ciò di cui si parla riguarda tutti noi, le relazioni con ogni diversità, l'esserci, e chiede di non tramutare tutto e tutti in qualcosa che qualcuno vende e qualcun altro compra. Dedicato a chi è operatore in relazione di aiuto e a tutti gli altri che per scelta o per sorte di questo mondo nulla sanno, il volume, attraversato da un'analisi ironica, offre spunti di riflessione su un mondo che marginale non è.
Che lavoro è, nell'immaginario collettivo, aver cura delle persone con gravi disabilità? E chi sono le persone che abitano questo mondo? Chi sei tu per me? affronta il delicato tema dell'incontro e della relazione che intercorre tra persone con disabilità e chi si occupa di loro nel quotidiano....
Che lavoro è, nell'immaginario collettivo, aver cura delle persone con gravi disabilità? E chi sono le persone che abitano questo mondo? Chi sei tu per me? affronta il delicato tema dell'incontro e della relazione che intercorre tra persone con disabilità e chi si occupa di loro nel quotidiano. Parla di ieri, di vicende troppo ignorate, di famiglie e di come porsi di fronte ad esse; parla di scuola, di bambini che diventano grandi e poi vecchi; parla di operatori, in senso esteso, e di persone con disabilità, d'identità e del diritto ad averla. L'approccio al tema proposto dall'autore chiede al lettore di fermarsi ogni tanto e di pensare, lo invita a porsi domande su cosa significhi essere in relazione di aiuto facendo attenzione allo sguardo di chi guarda. È un piccolo libro, lieve nella forma ma che presenta al suo interno delle durezze non mediabili. I preziosi contributi che lo corredano, infine, portano a riflettere sul fatto che ciò di cui si parla riguarda tutti noi, le relazioni con ogni diversità, l'esserci, e chiede di non tramutare tutto e tutti in qualcosa che qualcuno vende e qualcun altro compra. Dedicato a chi è operatore in relazione di aiuto e a tutti gli altri che per scelta o per sorte di questo mondo nulla sanno, il volume, attraversato da un'analisi ironica, offre spunti di riflessione su un mondo che marginale non è.
Che lavoro è, nell'immaginario collettivo, aver cura delle persone con gravi disabilità? E chi sono le persone che abitano questo mondo? Chi sei tu per me? affronta il delicato tema dell'incontro e della relazione che intercorre tra persone con disabilità e chi si occupa di loro nel quotidiano....
Che lavoro è, nell'immaginario collettivo, aver cura delle persone con gravi disabilità? E chi sono le persone che abitano questo mondo? Chi sei tu per me? affronta il delicato tema dell'incontro e della relazione che intercorre tra persone con disabilità e chi si occupa di loro nel quotidiano. Parla di ieri, di vicende troppo ignorate, di famiglie e di come porsi di fronte ad esse; parla di scuola, di bambini che diventano grandi e poi vecchi; parla di operatori, in senso esteso, e di persone con disabilità, d'identità e del diritto ad averla. L'approccio al tema proposto dall'autore chiede al lettore di fermarsi ogni tanto e di pensare, lo invita a porsi domande su cosa significhi essere in relazione di aiuto facendo attenzione allo sguardo di chi guarda. È un piccolo libro, lieve nella forma ma che presenta al suo interno delle durezze non mediabili. I preziosi contributi che lo corredano, infine, portano a riflettere sul fatto che ciò di cui si parla riguarda tutti noi, le relazioni con ogni diversità, l'esserci, e chiede di non tramutare tutto e tutti in qualcosa che qualcuno vende e qualcun altro compra. Dedicato a chi è operatore in relazione di aiuto e a tutti gli altri che per scelta o per sorte di questo mondo nulla sanno, il volume, attraversato da un'analisi ironica, offre spunti di riflessione su un mondo che marginale non è.
Questo ebook è realizzato in formato .epub, protetto con social watermarking. Può essere letto su tutti i dispositivi Ios, Android, Kobo e Sony purché sia installato un applicativo in grado di leggere i file .epub.
Per maggiori informazioni vedi la Guida alla lettura degli E-BOOK.
- Presentazione (Roberta Caldin)
- Introduzione
- Ieri e oggi
- «In principio c'è la relazione»
- Le famiglie
- La relazione di aiuto e le rappresentazioni mentali della disabilità
- Il buco nero
- Perché bisogna studiare e conoscere l'impostazione ICF
- Autoefficacia
- Agio e disagio
- Accoglienza
- I linguaggi non verbali
- L'assistenza al «gravissimo»
- Affettività e sessualità
- Il limite: quando arrivi a chiederti perché continuare
- Lavorare in équipe
- Qualche storia
- I rituali inutili (intervista ad Andrea Canevaro)
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- Il buco nero
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- Affettività e sessualità
- Il limite: quando arrivi a chiederti perché continuare
- Lavorare in équipe
- Qualche storia
- I rituali inutili (intervista ad Andrea Canevaro)