Il volume propone pratici percorsi per progettare atelier digitali per i bambini della scuola dell’infanzia. Accompagnare i bambini e le bambine alla scoperta del mondo utilizzando in modo creativo la tecnologia può essere un’esperienza appassionante anche per gli insegnanti. Tra i tre e i sei anni è tempo di scoprire quanto sanno essere ruvide le cortecce degli alberi su cui ci si vorrebbe arrampicare, quanto è fredda l’acqua delle pozzanghere in cui si è riusciti a fare un bel salto.
Il libro desidera costruire insieme una nuova cultura tecnologica che ha al centro l’esperienza del bambino, il suo desiderio di scoprire e capire il mondo.
Atelier digitali Il volume propone dei laboratori, partendo non dalla tecnologia, ma dalla didattica. L’atelier digitale è lo spazio privilegiato per interrogare il mondo usando al meglio la tecnologia a disposizione. Saranno la creatività e la curiosità a giocare il ruolo più importante, non la competenza tecnica.
Le fasi per progettare un atelier digitale:
Fase 1 È mossa dalla passione per la tecnologia/consumo/le persone capiscono il funzionamento, scoprono le regole e modalità d’uso.
Fase 2 Intervento dell’insegnante/per uscire dal consumo stereotipato, dall’uso banale e porre domande che sfidino lo studente/ uso/nascono le sperimentazioni guidate, la progettazione comporta una rielaborazione critica e creativa.
Fase 3 Attività manipolativa/ricerca personale e collettiva degli alunni e del gruppo classe/sperimentazione vissuta/invento/possibilità di invenzione personale, progettazione del nuovo.
Il Centro Zaffiria promuove l’educazione ai media, sperimenta un uso divergente e poetico della tecnologia, sviluppa materiale didattico e giochi, progetta e realizza laboratori e iniziative per bambini e bambine, condivide idee e progetti con insegnanti e famiglie.
Responsabile del Centro Alberto Manzi e del
Centro Zaffiria. Si occupa di educazione ai media e alla creativitÃ
digitale. È responsabile del progetto nazionale #Esediventifarfalla
per il contrasto alle povertà educative, di #nodrugstobecool per
la prevenzione all’uso e spaccio di droga, della sperimentazione
educativa di SilenceHate. È responsabile della collezione di giochi
Italiantoy. È atelierista Metodo Bruno Munari®.