Il tuo carrello è vuoto
Questo libro parla di come è cambiato, nell’Occidente contemporaneo, il modo di vivere l’età anziana. In passato, un «vecchio» era l’immagine autorevole a cui i giovani guardavano con rispetto e da cui cercavano esempio e ispirazione.
Oggi, invece, l’età dei legami fluidi e dei rapporti virtuali...
Questo libro parla di come è cambiato, nell’Occidente contemporaneo, il modo di vivere l’età anziana. In passato, un «vecchio» era l’immagine autorevole a cui i giovani guardavano con rispetto e da cui cercavano esempio e ispirazione.
Oggi, invece, l’età dei legami fluidi e dei rapporti virtuali genera persone che invecchiano senza diventare anziane, e le costringe a scegliere tra le opzioni — egualmente svalutanti — di abdicare al proprio ruolo di guida pagando il prezzo dell’esclusione sociale o imitare i ragazzi in una deriva di ridicolo giovanilismo.
D’altro canto, alla negazione dell’età anziana corrisponde in modo speculare lo smarrimento di quella giovanile, sempre meno in grado di riconoscere il proprio desiderio, formattata dalla società dei consumi e incapace di assumere le reali possibilità della propria giovinezza.
Dalla riflessione sui cicli di vita snaturati e sulle modalità di restituire un senso al presente prende le mosse il dialogo tra Miguel Benasayag, filosofo e psicanalista di fama internazionale, autore del best-seller L’epoca delle passioni tristi e Riccardo Mazzeo, editor delle Edizioni Erickson e autore con Zygmunt Bauman di Conversazioni sull’educazione.
Questo libro parla di come è cambiato, nell’Occidente contemporaneo, il modo di vivere l’età anziana. In passato, un «vecchio» era l’immagine autorevole a cui i giovani guardavano con rispetto e da cui cercavano esempio e ispirazione.
Oggi, invece, l’età dei legami fluidi e dei rapporti virtuali...
Questo libro parla di come è cambiato, nell’Occidente contemporaneo, il modo di vivere l’età anziana. In passato, un «vecchio» era l’immagine autorevole a cui i giovani guardavano con rispetto e da cui cercavano esempio e ispirazione.
Oggi, invece, l’età dei legami fluidi e dei rapporti virtuali genera persone che invecchiano senza diventare anziane, e le costringe a scegliere tra le opzioni — egualmente svalutanti — di abdicare al proprio ruolo di guida pagando il prezzo dell’esclusione sociale o imitare i ragazzi in una deriva di ridicolo giovanilismo.
D’altro canto, alla negazione dell’età anziana corrisponde in modo speculare lo smarrimento di quella giovanile, sempre meno in grado di riconoscere il proprio desiderio, formattata dalla società dei consumi e incapace di assumere le reali possibilità della propria giovinezza.
Dalla riflessione sui cicli di vita snaturati e sulle modalità di restituire un senso al presente prende le mosse il dialogo tra Miguel Benasayag, filosofo e psicanalista di fama internazionale, autore del best-seller L’epoca delle passioni tristi e Riccardo Mazzeo, editor delle Edizioni Erickson e autore con Zygmunt Bauman di Conversazioni sull’educazione.
Questo libro parla di come è cambiato, nell’Occidente contemporaneo, il modo di vivere l’età anziana. In passato, un «vecchio» era l’immagine autorevole a cui i giovani guardavano con rispetto e da cui cercavano esempio e ispirazione.
Oggi, invece, l’età dei legami fluidi e dei rapporti virtuali...
Questo libro parla di come è cambiato, nell’Occidente contemporaneo, il modo di vivere l’età anziana. In passato, un «vecchio» era l’immagine autorevole a cui i giovani guardavano con rispetto e da cui cercavano esempio e ispirazione.
Oggi, invece, l’età dei legami fluidi e dei rapporti virtuali genera persone che invecchiano senza diventare anziane, e le costringe a scegliere tra le opzioni — egualmente svalutanti — di abdicare al proprio ruolo di guida pagando il prezzo dell’esclusione sociale o imitare i ragazzi in una deriva di ridicolo giovanilismo.
D’altro canto, alla negazione dell’età anziana corrisponde in modo speculare lo smarrimento di quella giovanile, sempre meno in grado di riconoscere il proprio desiderio, formattata dalla società dei consumi e incapace di assumere le reali possibilità della propria giovinezza.
Dalla riflessione sui cicli di vita snaturati e sulle modalità di restituire un senso al presente prende le mosse il dialogo tra Miguel Benasayag, filosofo e psicanalista di fama internazionale, autore del best-seller L’epoca delle passioni tristi e Riccardo Mazzeo, editor delle Edizioni Erickson e autore con Zygmunt Bauman di Conversazioni sull’educazione.
Questo libro parla di come è cambiato, nell’Occidente contemporaneo, il modo di vivere l’età anziana. In passato, un «vecchio» era l’immagine autorevole a cui i giovani guardavano con rispetto e da cui cercavano esempio e ispirazione.
Oggi, invece, l’età dei legami fluidi e dei rapporti virtuali...
Questo libro parla di come è cambiato, nell’Occidente contemporaneo, il modo di vivere l’età anziana. In passato, un «vecchio» era l’immagine autorevole a cui i giovani guardavano con rispetto e da cui cercavano esempio e ispirazione.
Oggi, invece, l’età dei legami fluidi e dei rapporti virtuali genera persone che invecchiano senza diventare anziane, e le costringe a scegliere tra le opzioni — egualmente svalutanti — di abdicare al proprio ruolo di guida pagando il prezzo dell’esclusione sociale o imitare i ragazzi in una deriva di ridicolo giovanilismo.
D’altro canto, alla negazione dell’età anziana corrisponde in modo speculare lo smarrimento di quella giovanile, sempre meno in grado di riconoscere il proprio desiderio, formattata dalla società dei consumi e incapace di assumere le reali possibilità della propria giovinezza.
Dalla riflessione sui cicli di vita snaturati e sulle modalità di restituire un senso al presente prende le mosse il dialogo tra Miguel Benasayag, filosofo e psicanalista di fama internazionale, autore del best-seller L’epoca delle passioni tristi e Riccardo Mazzeo, editor delle Edizioni Erickson e autore con Zygmunt Bauman di Conversazioni sull’educazione.
Questo libro parla di come è cambiato, nell’Occidente contemporaneo, il modo di vivere l’età anziana. In passato, un «vecchio» era l’immagine autorevole a cui i giovani guardavano con rispetto e da cui cercavano esempio e ispirazione.
Oggi, invece, l’età dei legami fluidi e dei rapporti virtuali...
Questo libro parla di come è cambiato, nell’Occidente contemporaneo, il modo di vivere l’età anziana. In passato, un «vecchio» era l’immagine autorevole a cui i giovani guardavano con rispetto e da cui cercavano esempio e ispirazione.
Oggi, invece, l’età dei legami fluidi e dei rapporti virtuali genera persone che invecchiano senza diventare anziane, e le costringe a scegliere tra le opzioni — egualmente svalutanti — di abdicare al proprio ruolo di guida pagando il prezzo dell’esclusione sociale o imitare i ragazzi in una deriva di ridicolo giovanilismo.
D’altro canto, alla negazione dell’età anziana corrisponde in modo speculare lo smarrimento di quella giovanile, sempre meno in grado di riconoscere il proprio desiderio, formattata dalla società dei consumi e incapace di assumere le reali possibilità della propria giovinezza.
Dalla riflessione sui cicli di vita snaturati e sulle modalità di restituire un senso al presente prende le mosse il dialogo tra Miguel Benasayag, filosofo e psicanalista di fama internazionale, autore del best-seller L’epoca delle passioni tristi e Riccardo Mazzeo, editor delle Edizioni Erickson e autore con Zygmunt Bauman di Conversazioni sull’educazione.
Questo libro parla di come è cambiato, nell’Occidente contemporaneo, il modo di vivere l’età anziana. In passato, un «vecchio» era l’immagine autorevole a cui i giovani guardavano con rispetto e da cui cercavano esempio e ispirazione.
Oggi, invece, l’età dei legami fluidi e dei rapporti virtuali...
Questo libro parla di come è cambiato, nell’Occidente contemporaneo, il modo di vivere l’età anziana. In passato, un «vecchio» era l’immagine autorevole a cui i giovani guardavano con rispetto e da cui cercavano esempio e ispirazione.
Oggi, invece, l’età dei legami fluidi e dei rapporti virtuali genera persone che invecchiano senza diventare anziane, e le costringe a scegliere tra le opzioni — egualmente svalutanti — di abdicare al proprio ruolo di guida pagando il prezzo dell’esclusione sociale o imitare i ragazzi in una deriva di ridicolo giovanilismo.
D’altro canto, alla negazione dell’età anziana corrisponde in modo speculare lo smarrimento di quella giovanile, sempre meno in grado di riconoscere il proprio desiderio, formattata dalla società dei consumi e incapace di assumere le reali possibilità della propria giovinezza.
Dalla riflessione sui cicli di vita snaturati e sulle modalità di restituire un senso al presente prende le mosse il dialogo tra Miguel Benasayag, filosofo e psicanalista di fama internazionale, autore del best-seller L’epoca delle passioni tristi e Riccardo Mazzeo, editor delle Edizioni Erickson e autore con Zygmunt Bauman di Conversazioni sull’educazione.
Questo libro parla di come è cambiato, nell’Occidente contemporaneo, il modo di vivere l’età anziana. In passato, un «vecchio» era l’immagine autorevole a cui i giovani guardavano con rispetto e da cui cercavano esempio e ispirazione.
Oggi, invece, l’età dei legami fluidi e dei rapporti virtuali...
Questo libro parla di come è cambiato, nell’Occidente contemporaneo, il modo di vivere l’età anziana. In passato, un «vecchio» era l’immagine autorevole a cui i giovani guardavano con rispetto e da cui cercavano esempio e ispirazione.
Oggi, invece, l’età dei legami fluidi e dei rapporti virtuali genera persone che invecchiano senza diventare anziane, e le costringe a scegliere tra le opzioni — egualmente svalutanti — di abdicare al proprio ruolo di guida pagando il prezzo dell’esclusione sociale o imitare i ragazzi in una deriva di ridicolo giovanilismo.
D’altro canto, alla negazione dell’età anziana corrisponde in modo speculare lo smarrimento di quella giovanile, sempre meno in grado di riconoscere il proprio desiderio, formattata dalla società dei consumi e incapace di assumere le reali possibilità della propria giovinezza.
Dalla riflessione sui cicli di vita snaturati e sulle modalità di restituire un senso al presente prende le mosse il dialogo tra Miguel Benasayag, filosofo e psicanalista di fama internazionale, autore del best-seller L’epoca delle passioni tristi e Riccardo Mazzeo, editor delle Edizioni Erickson e autore con Zygmunt Bauman di Conversazioni sull’educazione.
Questo libro parla di come è cambiato, nell’Occidente contemporaneo, il modo di vivere l’età anziana. In passato, un «vecchio» era l’immagine autorevole a cui i giovani guardavano con rispetto e da cui cercavano esempio e ispirazione.
Oggi, invece, l’età dei legami fluidi e dei rapporti virtuali...
Questo libro parla di come è cambiato, nell’Occidente contemporaneo, il modo di vivere l’età anziana. In passato, un «vecchio» era l’immagine autorevole a cui i giovani guardavano con rispetto e da cui cercavano esempio e ispirazione.
Oggi, invece, l’età dei legami fluidi e dei rapporti virtuali genera persone che invecchiano senza diventare anziane, e le costringe a scegliere tra le opzioni — egualmente svalutanti — di abdicare al proprio ruolo di guida pagando il prezzo dell’esclusione sociale o imitare i ragazzi in una deriva di ridicolo giovanilismo.
D’altro canto, alla negazione dell’età anziana corrisponde in modo speculare lo smarrimento di quella giovanile, sempre meno in grado di riconoscere il proprio desiderio, formattata dalla società dei consumi e incapace di assumere le reali possibilità della propria giovinezza.
Dalla riflessione sui cicli di vita snaturati e sulle modalità di restituire un senso al presente prende le mosse il dialogo tra Miguel Benasayag, filosofo e psicanalista di fama internazionale, autore del best-seller L’epoca delle passioni tristi e Riccardo Mazzeo, editor delle Edizioni Erickson e autore con Zygmunt Bauman di Conversazioni sull’educazione.
Questo libro parla di come è cambiato, nell’Occidente contemporaneo, il modo di vivere l’età anziana. In passato, un «vecchio» era l’immagine autorevole a cui i giovani guardavano con rispetto e da cui cercavano esempio e ispirazione.
Oggi, invece, l’età dei legami fluidi e dei rapporti virtuali...
Questo libro parla di come è cambiato, nell’Occidente contemporaneo, il modo di vivere l’età anziana. In passato, un «vecchio» era l’immagine autorevole a cui i giovani guardavano con rispetto e da cui cercavano esempio e ispirazione.
Oggi, invece, l’età dei legami fluidi e dei rapporti virtuali genera persone che invecchiano senza diventare anziane, e le costringe a scegliere tra le opzioni — egualmente svalutanti — di abdicare al proprio ruolo di guida pagando il prezzo dell’esclusione sociale o imitare i ragazzi in una deriva di ridicolo giovanilismo.
D’altro canto, alla negazione dell’età anziana corrisponde in modo speculare lo smarrimento di quella giovanile, sempre meno in grado di riconoscere il proprio desiderio, formattata dalla società dei consumi e incapace di assumere le reali possibilità della propria giovinezza.
Dalla riflessione sui cicli di vita snaturati e sulle modalità di restituire un senso al presente prende le mosse il dialogo tra Miguel Benasayag, filosofo e psicanalista di fama internazionale, autore del best-seller L’epoca delle passioni tristi e Riccardo Mazzeo, editor delle Edizioni Erickson e autore con Zygmunt Bauman di Conversazioni sull’educazione.
Questo ebook è realizzato in formato .epub, protetto con social watermarking. Può essere letto su tutti i dispositivi Ios, Android, Kobo e Sony purché sia installato un applicativo in grado di leggere i file .epub.
Per maggiori informazioni vedi la Guida alla lettura degli E-BOOK.
Presentazione dell’edizione italiana
Capitolo primo - La perdita dei cicli di vita
Capitolo secondo - La perdita dei legami d’amore
Capitolo terzo - Senza rischio non c’è vita
Capitolo quarto - La vita colonizzata dalla morte
Capitolo quinto - La tecnica cancella i cicli
Capitolo sesto - Bisogna che gli anziani conservino la loro dignità
Capitolo settimo - La prigione non livella
Capitolo ottavo - Il dialogo e la scrittura
Capitolo nono - La decostruzione della vecchiaia e dell’infanzia
Capitolo decimo - L’uomo modulare, o «l’uomo senza qualità»
Capitolo undicesimo - Memoria e perdita
Capitolo dodicesimo - Un’epoca senza il tragico
Capitolo tredicesimo - Giovinezza e vecchiaia: un ruolo sovradattato
Capitolo quattordicesimo - L’ideologia dell’informazione
Capitolo quindicesimo - L’abbandono delle pulsioni e dei desideri nella vecchiaia
Capitolo sedicesimo - Il vecchio socialmente è malvisto
Capitolo diciassettesimo - La differenza fra la vecchiaia della modernità e quella di oggi
Capitolo diciottesimo - L’animale come presenza controfobica
Capitolo diciannovesimo - Il punto di capitone
Capitolo ventesimo - La paura della vecchiaia e il coraggio
Capitolo ventunesimo - La questione degli invarianti vitali: la prospettiva della sinistra
Capitolo ventiduesimo - Abitare il presente
Bibliografia
Presentazione dell’edizione italiana
Capitolo primo - La perdita dei cicli di vita
Capitolo secondo - La perdita dei legami d’amore
Capitolo terzo - Senza rischio non c’è vita
Capitolo quarto - La vita colonizzata dalla morte
Capitolo quinto - La tecnica cancella i cicli
Capitolo sesto - Bisogna che gli anziani conservino la loro dignità
Capitolo settimo - La prigione non livella
Capitolo ottavo - Il dialogo e la scrittura
Capitolo nono - La decostruzione della vecchiaia e dell’infanzia
Capitolo decimo - L’uomo modulare, o «l’uomo senza qualità»
Capitolo undicesimo - Memoria e perdita
Capitolo dodicesimo - Un’epoca senza il tragico
Capitolo tredicesimo - Giovinezza e vecchiaia: un ruolo sovradattato
Capitolo quattordicesimo - L’ideologia dell’informazione
Capitolo quindicesimo - L’abbandono delle pulsioni e dei desideri nella vecchiaia
Capitolo sedicesimo - Il vecchio socialmente è malvisto
Capitolo diciassettesimo - La differenza fra la vecchiaia della modernità e quella di oggi
Capitolo diciottesimo - L’animale come presenza controfobica
Capitolo diciannovesimo - Il punto di capitone
Capitolo ventesimo - La paura della vecchiaia e il coraggio
Capitolo ventunesimo - La questione degli invarianti vitali: la prospettiva della sinistra
Capitolo ventiduesimo - Abitare il presente
Bibliografia
Questo ebook è realizzato in formato .epub, protetto con social watermarking. Può essere letto su tutti i dispositivi Ios, Android, Kobo e Sony purché sia installato un applicativo in grado di leggere i file .epub.
Per maggiori informazioni vedi la Guida alla lettura degli E-BOOK.
Presentazione dell’edizione italiana
Capitolo primo - La perdita dei cicli di vita
Capitolo secondo - La perdita dei legami d’amore
Capitolo terzo - Senza rischio non c’è vita
Capitolo quarto - La vita colonizzata dalla morte
Capitolo quinto - La tecnica cancella i cicli
Capitolo sesto - Bisogna che gli anziani conservino la loro dignità
Capitolo settimo - La prigione non livella
Capitolo ottavo - Il dialogo e la scrittura
Capitolo nono - La decostruzione della vecchiaia e dell’infanzia
Capitolo decimo - L’uomo modulare, o «l’uomo senza qualità»
Capitolo undicesimo - Memoria e perdita
Capitolo dodicesimo - Un’epoca senza il tragico
Capitolo tredicesimo - Giovinezza e vecchiaia: un ruolo sovradattato
Capitolo quattordicesimo - L’ideologia dell’informazione
Capitolo quindicesimo - L’abbandono delle pulsioni e dei desideri nella vecchiaia
Capitolo sedicesimo - Il vecchio socialmente è malvisto
Capitolo diciassettesimo - La differenza fra la vecchiaia della modernità e quella di oggi
Capitolo diciottesimo - L’animale come presenza controfobica
Capitolo diciannovesimo - Il punto di capitone
Capitolo ventesimo - La paura della vecchiaia e il coraggio
Capitolo ventunesimo - La questione degli invarianti vitali: la prospettiva della sinistra
Capitolo ventiduesimo - Abitare il presente
Bibliografia
Presentazione dell’edizione italiana
Capitolo primo - La perdita dei cicli di vita
Capitolo secondo - La perdita dei legami d’amore
Capitolo terzo - Senza rischio non c’è vita
Capitolo quarto - La vita colonizzata dalla morte
Capitolo quinto - La tecnica cancella i cicli
Capitolo sesto - Bisogna che gli anziani conservino la loro dignità
Capitolo settimo - La prigione non livella
Capitolo ottavo - Il dialogo e la scrittura
Capitolo nono - La decostruzione della vecchiaia e dell’infanzia
Capitolo decimo - L’uomo modulare, o «l’uomo senza qualità»
Capitolo undicesimo - Memoria e perdita
Capitolo dodicesimo - Un’epoca senza il tragico
Capitolo tredicesimo - Giovinezza e vecchiaia: un ruolo sovradattato
Capitolo quattordicesimo - L’ideologia dell’informazione
Capitolo quindicesimo - L’abbandono delle pulsioni e dei desideri nella vecchiaia
Capitolo sedicesimo - Il vecchio socialmente è malvisto
Capitolo diciassettesimo - La differenza fra la vecchiaia della modernità e quella di oggi
Capitolo diciottesimo - L’animale come presenza controfobica
Capitolo diciannovesimo - Il punto di capitone
Capitolo ventesimo - La paura della vecchiaia e il coraggio
Capitolo ventunesimo - La questione degli invarianti vitali: la prospettiva della sinistra
Capitolo ventiduesimo - Abitare il presente
Bibliografia