Strumento per evidenziare le risposte emotive, cognitive e comportamentali di bambini/e e adolescenti con balbuzie. La batteria BAB, adattamento italiano della Behavior Assessment Battery for school-age children who stutter, è uno strumento di autovalutazione per bambini/e e ragazzi/e dai 6 ai 16 anni.
Batteria versatile e di facile somministrazione, la BAB può essere utilizzata in ambito sia clinico che di ricerca e consente a psicologi, logopedisti e neuropsichiatri infantili di prendere decisioni relative alla diagnosi differenziale, di accertare la severità delle problematiche e di valutare l’efficacia della terapia.
I test proposti costituiscono delle misure standardizzate che consentono al clinico di stabilire se le risposte del paziente ricadono o meno nei limiti della norma delle risposte dei soggetti normofluenti. Forniscono anche informazioni utili per condurre una valutazione focalizzata e centrata sul paziente. I loro risultati servono a orientare le decisioni che riguardano la valutazione e la diagnosi differenziale. Forniscono inoltre un inquadramento iniziale dei bisogni del paziente con problemi di fluenza e suggeriscono al clinico strategie e tattiche terapeutiche specifiche e calibrate per quello specifico individuo. Si aumenta così la probabilità di ottenere miglioramenti clinici rilevanti per l’ambiente naturale del paziente.
Il test si compone di 3 questionari:
Speech Situation Checklist (SSC – Checklist delle Situazioni relative al parlato), strumento per valutare le reazioni emotive e le disfluenze che il paziente riferisce di avere in differenti situazioni di parlato;
Behavior Checklist (BCL – Checklist Comportamentale) consente di determinare il numero, il tipo e la frequenza delle risposte disadattive di evitamento e di fuga, che sono secondarie all’anticipazione o alla presenza di difficoltà nel parlato;
Communication Attitude Test (CAT – Test dell’Attitudine Comunicativa) permette di valutare le convinzioni personali del paziente associate al proprio modo di parlare.
I test di autovalutazione focalizzano l’attenzione del clinico sugli elementi che hanno portato il paziente a richiedere la consultazione:
Ph.D presso l’Università dell’Illinois, membro
dell’ASHA e insignito dalla stessa associazione. È stato uno dei fondatori
dell’International Fluency Association e direttore del «Journal of Fluency
Disorders» dal 1989 al 2000. Co-autore del volume Modification of
stuttering, ha pubblicato oltre 80 articoli in riviste scientifiche e più di
20 capitoli in opere collettanee e ha tenuto oltre 200 conferenze in tre
continenti. Professore emerito presso la Southern Illinois University, è
scomparso nel marzo del 2013.
Dopo avere ottenuto il Ph.D presso la Southern
Illinois University, ha lavorato come logopedista in Belgio. Docente presso
la University of Central Florida, membro dell’ASHA (American Speech-Language-Hearing Association) e Board Certified Fluency Specialist, ha
ricevuto un attestato di riconoscimento dell’ASHA per il suo contributo ai
progressi compiuti nell’ambito dei disturbi della comunicazione. Dal 1990
al 2000 è stata caporedattore del «Journal of Fluency Disorders»; fa parte
del comitato scientifico di diverse organizzazioni internazionali.