Il tuo carrello è vuoto
Autismo, DOP, ADHD, Iperattività, Plusdotazione e Dislessia: aspetti delicati che ogni insegnante deve affrontare con attenzione.
Proponiamo sei guide pratiche che in maniera molto chiara, sintetica e schematica suggeriscono atteggiamenti corretti e azioni da evitare in questi contesti.
Il motivo di ogni comportamento viene all’inizio spiegato in poche sintetiche frasi (Perché fa così?), a cui seguono indicazioni semplici e chiare per l’insegnante sugli atteggiamenti da adottare e da evitare (Cosa fare, Cosa NON fare). Segue un approfondimento sul tema (Cosa tenere a mente) e vengono forniti strumenti e strategie su come intervenire.
Il termine Plusdotazione (in inglese giftedness) descrive un insieme di caratteristiche genetiche, psicologiche e comportamentali che caratterizzano bambini/e e ragazzi/e gifted, cioè coloro che mostrano o hanno il potenziale per mostrare livelli eccezionali di performance in una o più aree: abilità intellettive, attitudini scolastiche, pensiero creativo, leadership, arti visive e dello spettacolo. Studenti e studentesse gifted devono essere riconosciuti e valorizzati per evitare che gli elementi di vulnerabilità diventino fattori di disagio. Ad esempio, la loro calligrafia può risultare spesso difficile da decifrare perché la rapida associazione di idee non trova corrispondenza nella traduzione grafica. Come evitare questo e altri disagi in classe?
Lara Milan
Una guida rapida e pronta all’uso che offre agli insegnanti suggerimenti e indicazioni per coinvolgere e valorizzare alunni e alunne con plusdotazione a scuola, rispondendo ai loro bisogni cognitivi e socio-emotivi e indicando quali sono le buone prassi da seguire e le azioni, invece, da dover evitare in classe.
La dislessia è uno dei DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) che consiste nella difficoltà di lettura di un testo non solo da un punto di vista grammaticale, ma anche in termini di velocità e di comprensione. È importante sottolineare che la dislessia, così come gli altri DSA, non è causata da un deficit di intelligenza, non è una malattia, ma si tratta undiverso funzionamento neuronale del cervello che necessità di tempi più lunghi e di maggiore concentrazione per leggere e comprendere un testo. E proprio perché non è una malattia, non è possibile “guarire” dalla dislessia: ci si convive, e anche bene!
Ascolta il podcast A modo mio: storie di vita e dislessia per scoprire di più sulla dislessia e gli altri Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
Filippo Barbera
Come affrontare nelle classi della scuola primaria i comportamenti tipici della Dislessia? Ce lo spiega Filippo Barbera che ci fornisce utili indicazioni e suggerimenti da seguire, riportando la propria esperienza diretta di insegnante alla scuola primaria e di persona con DSA.
Alcuni bambini e bambine manifestano comportamenti di iperattività in modo sistematico e continuativo, evidenziando una difficoltà in quelli che sono definiti “processi di autoregolazione comportamentale”: hanno un bisogno ripetuto di muoversi, hanno difficoltà a stare seduti e giocare in modo tranquillo, passando rapidamente da un’attività all’altra. Ad esempio, a scuola possono avere difficoltà nel mantenere l’attenzione ai lavori assegnati. Sono comportamenti non intenzionali, ma determinati da un bisogno interno di movimento che impedisce loro di rimanere impegnati in un’attività per periodi prolungati.
Sara Pezzica
Il volume, nello stile di un quaderno di Teacher Training, propone utili istruzioni per affrontare con successo comportamenti problema tipici, iperattività, impulsività e disattenzione, alla scuola dell’infanzia.
I disturbi dello spettro dell’autismo sono generalmente caratterizzati da una compromissione in 2 aree dello sviluppo: quella dellecapacità di comunicazione e interazione socialee quella degli interessi e delle attività. Le persone con autismo tendono a stare da sole, spesso evitano il contatto visivo e hanno difficoltà ad interpretare le espressioni e i pensieri degli altri; nei casi più gravi, non imparano mai a parlare. Sono restie ai cambiamenti, eseguono movimenti ripetitivi, come dondolare, battere le mani, e hanno interessi ristretti, “intensi” e spesso insoliti.
Marco Pontis
In un formato agile e immediato questa guida pronta all’uso, per insegnanti, presenta le strategie più efficaci per gestire un bambino con autismo a scuola, proponendo indicazioni chiare, sintetiche e concrete su cosa fare e cosa non fare nelle difficili situazioni in classe.
Il DOP è un disturbo del comportamento, classificato recentemente come disturbo dirompente. Emerge precocemente: già all’età di cinque anni si possono notare alcuni comportamenti significativi. Dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado, è fondamentale osservare la frequenza e l’intensità dei comportamenti oppositivi di alunni e alunne: l’umore arrabbiato e irritabile, comportamenti polemici e condotte di sfida, vendicative o dispettose.
Pietro Muratori, Marina Papini
Una guida pronta all’uso che, con suggerimenti e utili indicazioni, aiuta gli insegnanti a intervenire ed affrontare con successo comportamenti problema tipici del DOP in bambini e bambine della scuola primaria.
Gianluca Daffi
Suggerimenti e indicazioni utili per affrontare con successo comportamenti problema tipici del Disturbo Oppositivo Provocatorio, DOP, fornendo strategie efficaci per gestire un ragazzo o una ragazza ribelle a scuola.
L’ADHD è un disturbo del neurosviluppo di natura multifattoriale: genetica neurobiochimica, anatomica, ambientale. Bambini e bambine con ADHD potrebbero presentare disturbi di apprendimento, disturbi del comportamento (DOP), disturbi di umore e ansia. Ma le caratteristiche dell’ADHD - che possono essere più o meno accentuate all’interno del disturbo - sono: iperattività, impulsività, disattenzione.
Donatella Arcangeli
Questo libro, nello stile di un quaderno di Teacher Training, presenta istruzioni mirate e pronte all’uso per affrontare con successo 15 comportamenti problema tipici del Disturbo da Deficit di Attenzione/ Iperattività.