Tutte le proposte dedicate all’ACT - Acceptance and Commitment Therapy

L’Acceptance and Commitment Therapy (ACT) è molto più di un semplice approccio psicologico: è un percorso che aiuta le persone a vivere pienamente, abbracciando anche le emozioni difficili e i pensieri complessi.

Basata su solide evidenze scientifiche e applicabile trasversalmente sia in ambito clinico che non clinico, l’ACT combina accettazione, mindfulness e azione concreta per favorire la flessibilità psicologica.

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Il mio zaino P.E.S.C.A.Il mio zaino P.E.S.C.A.

Il mio zaino P.E.S.C.A.

Per conoscere e gestire emozioni, pensieri e comportamenti - Giochi e attività per bambini e ragazzi

Basato sull’ACT Acceptance and Commitment Therapy, Il mio zaino P.E.S.C.A è uno strumento utile a psicologi e psicoterapeuti dell’età evolutiva per facilitare la creazione della relazione terapeutica con bambini/e e ragazzi/e, aiutandoli a scoprire qualcosa di più su loro stessi e migliorare la loro consapevolezza. Lo strumento è costituito da una valigetta contenente alcune scatole, che, a loro volta, contengono delle carte attraverso cui realizzare divertenti attività.

Tutte le proposte

Erickson offre una selezione di risorse per approfondire questo modello innovativo, dalle basi teoriche agli strumenti pratici, fino agli interventi specifici per bambini, adolescenti e adulti. Scopri come trasformare le sfide quotidiane in opportunità per vivere secondo i tuoi valori.

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Il progetto Act&kids

Ideato e sviluppato da Francesca Pergolizzi e Giovambattista Presti, vuole proporre una serie di materiali e strumenti pratici, accessibili e facilmente fruibili che sono nati da anni di esperienza di ricerca e clinica, sempre scientificamente ancorata, basata e derivata dai principi dell’ACT, per metterli a disposizione di psicoterapeuti, psicologi e professionisti dell’età evolutiva.

Francesca Pergolizzi e Giovambattista PrestiFrancesca Pergolizzi e Giovambattista Presti
ACTforKIDSACTforKIDS
Il mio zaino P.E.S.C.A.Il mio zaino P.E.S.C.A.

ACT: domande e risposte

Cos’è l’ACT?

Con le parole di Giovambattista Presti – tra le figure più riconosciute in ambito ACT a livello nazionale e internazionale – l’ACT (Acceptance and Commitment Therapy) è un intervento psicologico basato su evidenze sperimentali che usa, per incrementare la flessibilità psicologica dell’individuo, strategie basate su accettazione, mindfulness e modificazione del comportamento. L’ACT è inoltre una forma di terapia transdiagnostica che può essere applicata trasversalmente in ambito clinico a tutti i disturbi e anche in ambito non clinico.

Qual è l’obiettivo dell’ACT?

L’obiettivo dell’ACT è aiutare il paziente a vivere la propria vita in modo pieno e significativo con comportamenti concreti allineati ai propri valori. L’ACT è un approccio controintuitivo: anziché tentare di eliminare o minimizzare la presenza di emozioni e pensieri che causano sofferenza, insegna a pazienti e terapeuti a far spazio a questi in funzione proprio dell’agire dando significato alla propria vita.

Quali sono le evidenze scientifiche rispetto all’utilizzo dell’ACT?

L’ACT ha un’efficacia sostenuta sperimentalmente da oltre 1.000 studi clinici randomizzati su una vasta gamma di condizioni cliniche. Per una rassegna della letteratura aggiornata e dettagliata si può fare riferimento al sito dell’Association for Contextual Behavioral Sciences (ACBS), in particolare alla sezione “State of the ACT evidence” che si trova a questo link: https://contextualscience.org/state_of_the_act_evidence.

Qual è il concetto chiave dell’ACT?

Nella visione dell’ACT la sofferenza psicologia alla base dei disturbi psichiatrici emerge dal modo in cui linguaggio e cognizione interferiscono con il comportamento e con il contatto diretto delle esperienze, favorendo lo sviluppo di rigidità comportamentali che conducono il paziente ad agire in direzione opposta ai propri valori. L’intervento è quindi orientato a incrementare la flessibilità psicologica allenando i sei processi descritti nel modello dell’Hexaflex.

Quali sono le tecniche utilizzate nell’ACT?

L’ACT utilizza prevalentemente strategie esperienziali, che aiutano un’esposizione alle esperienze diretta ed emotivamente pregnante, per poi consentire di integrare nell’esperienza pensieri e concettualizzazioni. Tra le strategie utilizzate: analogie e metafore; esercizi esperienziali; paradossi funzionali; mindfulness; esposizione in vivo.

Cos’è l’Hexaflex?

L’Hexaflex è il modello che rappresenta i sei processi interdipendenti su cui si basa la flessibilità psicologica e che guida sia l’assessment sia la terapia. I sei processi sono: defusione; accettazione; contatto con il momento presente; valori; azione impegnata; sé come contesto. L’inflessibilità è invece descritta dal loro opposto: fusione; evitamento esperienziale, ruminazione e fuga nel futuro o nel passato; restrizione valoriale; azione controvaloriale; sé come contenuto.

Cos'è la defusione cognitiva?

La defusione cognitiva nell’ACT è uno dei sei processi su cui si basa la flessibilità psicologica. Esso indica la capacità di imparare a osservare i nostri stessi pensieri, immagini, ricordi, evitando di rimanere “adesi”. Il terapeuta ACT aiuta i pazienti a distanziarsi dai propri pensieri, in modo da mantenere il contatto con l’esperienza diretta e non lasciare che essi controllino in maniera rigida il nostro comportamento.

L’ACT può essere utilizzata con bambini e ragazzi?

Sì, l’ACT può essere utilizzata con bambini e ragazzi. Essa gli consente di accogliere le proprie esperienze interiori anche quelle più difficili e legate alla sofferenza. Le sessioni cliniche si distinguono per il coinvolgimento autentico e la stretta collaborazione tra i giovani pazienti e gli psicoterapeuti. Durante le sedute, attraverso attività ludiche ed esperienziali, vengono promosse la consapevolezza e la flessibilità psicologica.

Cos’è l’approccio ACT focalizzato sul trauma (o Trauma-Focused ACT, TFACT)?

Come ci spiega Russ Harris – medico e psicoterapeuta australiano specializzato in gestione dello stress e tra i formatori ACT più importanti a livello internazionale – il TFACT non è pensato per un singolo disturbo specifico (es. PTSD) ma è un approccio che, a partire dalle conoscenze scientifiche sul trauma, si basa sulla compassione e sull’esposizione per affrontare le esperienze traumatiche che spesso rivestono un ruolo rilevante in numerose condizioni cliniche.

Quali sono le caratteristiche del terapeuta ACT?

Secondo Robyn Walser – terapeuta, formatrice e accademica californiana – il terapeuta ACT non deve solo apprendere e sperimentare il modello, ma anche integrarlo nella propria essenza professionale 

In particolare, Walser parla di “postura” del terapeuta ACT, che include ad esempio l’ascolto consapevole, vale a dire un ascolto pieno, cosciente, che gli consente di focalizzarsi sul processo e sull’esperienza, “sentire” l’intero essere del paziente, e connettersi con lui autenticamente e profondamente.

Bibliografia e sitografia

  • Walser R.D. (2023), Al cuore dell’ACT, Trento, Erickson.
  • Presti G. e Miselli G. (2018), Acceptance and Commitment Therapy. In Melli G. e Sica C. (a cura di), Fondamenti di psicologia e psicoterapia cognitivo comportamentale, Trento, Erickson, pp. 203-222.
  • Harris R. (2024), ACT e trauma, Trento, Erickson.
  • www.act-italia.org
  • www.contextualscience.org