Il volume presenta schede operative, pratiche e intuitive, che i bambini e le bambine del secondo anno della scuola primaria potranno eseguire in completa autonomia. Le attività sono concepite e strutturate in modo da poter essere svolte ciascuna in 20 minuti.
Partendo dal presupposto che i tempi di attenzione dei bambini, ovvero la loro capacità di rimanere concentrati su un compito a lungo, variano di età in età , l’associazione americana degli insegnanti ha quantificato la durata ottimale del tempo da dedicare allo studio: 10 minuti al giorno per il primo anno della scuola primaria, 20 per il secondo, 30 per il terzo e così via, al fine di adattare il carico di lavoro alla crescita intellettuale degli alunni.
Gli esercizi proposti nel libro presentano numerosi altri vantaggi:
Seguono un ordine tematico, sono intuitive e facilmente comprensibili.
Hanno una veste grafica attraente e invogliano i bambini a fare i compiti divertendosi.
Fanno riferimento al programma scolastico e presentano un livello di difficoltà crescente.
La maggior parte dei bambini riesce a completare una scheda in circa venti minuti.
I bambini più lenti fanno solo una parte della scheda.
I bambini più veloci risolvono gli esercizi aggiuntivi (contrassegnati dalla matita) al fondo di ogni scheda.
Alcune schede sono disponibili in due livelli di difficoltà (versione A e B).
Qualche suggerimento per rendere i compiti divertenti:
Il posto dove i bambini fanno i compiti deve essere tranquillo e pulito. Può anche essere un angolo del tavolo da cucina.
La maggior parte dei bambini ha bisogno di una pausa tra la scuola e i compiti.
Dopo la pausa potete chiedere ai vostri figli di concentrarsi per venti minuti.
Non è obbligatorio svolgere tutta la scheda.
Se dopo venti minuti vostro/a figlio/a non ha ancora finito il compito, dovrà solo terminare l’esercizio che ha iniziato. Alcuni bambini lavorano con estrema precisione, altri più lentamente.
Dopo dieci minuti vostro figlio ha già finito la scheda? Allora può dedicarsi agli esercizi aggiuntivi contrassegnati dalla matita.
«Non ci riesco!». Se il bambino non riesce a risolvere gli esercizi in autonomia, vuol dire che il giorno dopo lo aiuterà l’insegnante.
Naturalmente anche voi genitori potete aiutarli. Non dovreste però fare i compiti al posto di vostro figlio/a. A volte la vostra sola presenza nella stanza sarà d’aiuto.
Ha studiato educazione e psicologia a Zurigo. Ha una figlia e vive a Winterthur. È autrice e illustratrice e predilige in particolare la scrittura di storie.
Lavora come insegnante di scuola primaria dal 1988. Ha arricchito la sua formazione studiando terapia del movimento e danza. Attualmente è scrittrice, mamma, insegnante e terapeuta di danza e movimento.