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Educazione civica alla scuola primaria e interdisciplinarietà

Il miglior modo di promuovere questa disciplina è quello di scegliere una tematica e di lavorare insieme come Consiglio di classe e trovare collegamenti e idee per promuovere il curricolo

Ricchezza è l’aggettivo che si può associare all’educazione civica, perché questa disciplina travalica i confini delle discipline rendendo concreto e tangibile ciò che sappiamo, ma che molto spesso, per correre dietro ai programmi, dimentichiamo: le discipline si parlano tra loro, hanno competenze e argomenti in comune.

Quando sono entrati in vigore i piani di studio, nelle Indicazioni per il curricolo si invitava a cercare tali legami e si caldeggiava una progettazione trasversale.

Tuttavia, creare Unità di Apprendimento pluridisciplinari, ancora oggi, non risulta essere così immediato e scontato come si era auspicato. L’introduzione dell’educazione civica ha posto i Consigli di classe davanti a una scelta: polverizzare il curricolo di questa disciplina e  continuare ciascuno per suo conto a occuparsi di quella parte che gli compete, esattamente come si faceva prima, oppure lavorare insieme per trovare quei legami che rendono l’apprendimento migliore e più duraturo.

Vediamo quindi quali sono le indicazioni date nelle “Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica".

Il piano delle competenze

La Legge 20 agosto 2019, n. 92, recante «Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica» individua alcune tematiche comuni per tutti gli ordini scolastici.

Costituzione, diritto (nazionale e internazionale), legalità e solidarietà: la Costituzione Italiana viene indicata come fondamento dell’insegnamento dell’educazione civica, al fine di promuovere non solo la conoscenza della stessa e degli organi preposti alla gestione dello Stato e delle Regioni, ma anche a promuovere le competenze ispirate ai valori della legalità, della solidarietà, della partecipazione e della responsabilità. A tale fine sono da proporre lo studio della Costituzione, degli organi di governo a livello statale, regionale e locale, con attenzione alle regioni a statuto speciale.

Sviluppo sostenibile, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio: in questo nucleo trovano spazio approfondimenti riguardanti i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 fissati dall’ONU a salvaguardia dello sviluppo sostenibile e della convivenza. Tali obiettivi si dividono tra obiettivi dedicati alla salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali e obiettivi dedicati alla costruzione di modi di vivere inclusivi e sostenibili, rispettosi dei diritti delle persone.

Cittadinanza digitale: considerata la prossimità con gli strumenti digitali che i bambini e le bambine vivono quotidianamente, l’insegnamento dell’educazione civica deve mirare a sviluppare diverse competenze digitali, oltre a rafforzare la collaborazione con le famiglie attraverso il Patto educativo di corresponsabilità che viene esteso anche alla Scuola primaria.

Interdisciplinarità dei progetti

Come già accennato, il percorso di educazione civica dovrebbe promuovere il più possibile la relazione tra le discipline, mettendo in evidenza nessi e connessioni tra gli argomenti trattati, ma non solo, perché in questo caso si rischierebbe di creare superficiali aggregazioni di contenuti.

Pertanto, l’aspetto più importante da tenere presente è l’aspetto valoriale che sta alla base dei nuclei fondamentali. 

L’insegnamento dell’educazione civica può essere assegnato a uno o più docenti del Consiglio di classe con delibera del Collegio dei docenti, su proposta degli stessi docenti della classe. Nel caso in cui l’insegnamento dell’educazione civica trovasse uno spazio nell’orario settimanale come le altre discipline, grazie alla quota di autonomia del 20%, esso dovrà comunque salvaguardare la trasversalità dell’insegnamento e la corresponsabilità dei docenti dell’intero Consiglio di classe. 

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